SEMINARIOe workshop esperienziale
Già dal 1995, con la pubblicazione del suo bestseller Intelligenza Emotiva, Daniel Goleman ha parlato di alfabetizzazione emotiva: le competenze di base relative alla gestione delle emozioni dovrebbero essere apprese da tutti, fin dalla scuola elementare.
Dal momento che così non accade, questo seminario è nato proprio con questa finalità: divulgare al maggior numero di persone possibile quanto sappiamo oggi in merito ad emozioni, sentimenti, stati d’animo. Scopo del seminario è quello di fornire ai partecipanti informazioni, suggestioni, strumenti e strategie che possano determinare un sensibile miglioramento nella gestione delle proprie emozioni, in due diversi ambiti: l’interazione con se stessi (Dialogo Interno) e l’interazione con gli altri.
Scrive Paul Ekman, noto esperto internazionale di micro-espressioni facciali, reso celebre dalla serie televisiva Lie to Me: “Le emozioni sono la nostra ragione di vita: organizziamo la nostra esistenza in modo da sperimentare più emozioni positive e meno emozioni negative possibili; non sempre ci riusciamo, ma è quello che cerchiamo di fare. Le emozioni sono ciò che motiva tutte le nostre scelte importanti; sono loro a determinare la qualità della nostra vita”.A partire da Howard Gardner e Daniel Goleman si svolgerà un percorso attraverso le strategie rivelatesi maggiormente efficaci nel corso degli ultimi decenni nell’affascinante campo dell’Intelligenza Emotiva. I contenuti del presente seminario sono il frutto di un progetto di ricerca individuale, volto a fornire un contributo significativo nel campo dell’alfabetizzazione emotiva. L’obiettivo di lungo respiro è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e il MIUR (il Ministero dell’Istruzione) su questo tema, in vista di un’auspicata ed auspicabile introduzione della materia “Intelligenza Emotiva” nel normale curricolo scolastico degli studenti della scuola primaria e secondaria in Italia.
Il bambino, infatti, costruisce delle “mappe emotive” quando è ancora molto piccolo, e se abbandonato a se stesso (o non seguito a dovere dalle figure di riferimento) potrebbe costruirle in maniera scorretta o non costruirle mai: recuperare tali carenze una volta che il soggetto è divenuto adulto potrebbe essere un processo poco o per nulla efficace. Di qui l’importanza e l’esigenza di un percorso di formazione “emotiva” che affianchi ed indirizzi il soggetto in formazione nel corso di tutto il suo percorso di crescita.
Argomenti trattati durante il seminario:
- Howard Gardner e le Intelligenze Multiple
- Daniel Goleman, Paul Ekman, Dalai Lama: Intelligenza Emotiva
- Distinzioni significative fra Emozioni, Sentimenti e Stati d’animo
- Tecniche e strategie di Gestione delle Emozioni
- Come creare stati emotivi desiderati
- I vari livelli del Sé: Inconscio / Subconscio / Preconscio / Conscio / Superconscio
- Come sfruttare le risorse del Superconscio per potenziare l’Intelligenza Emotiva
- La Programmazione Neuro-Linguistica e la Gestione degli Stati emotivi
- Intelligenza Emotiva e condizionamento mentale (Mass Media)
- L’istituto di HeartMath e la “coerenza del cuore”
DESCRIZIONE
A partire dal 1985 negli ambienti scientifici ed accademici è nato il nuovo concetto di Q.E.: Quoziente Emozionale. Fino agli anni ’80 si pensava – in maniera abbastanza semplicistica – che “essere intelligenti” avesse a che vedere principalmente con la sfera della razionalità e della logica. A partire dagli studi di Howard Gardner sulle Intelligenze Multiple (Frames of Mind, 1983) e grazie al contributo magistrale fornito da Daniel Goleman nel suo bestseller internazionale Intelligenza Emotiva (1995), ci si è invece accorti che l’intelligenza ha una serie di aspetti e sfaccettature che possono essere ricollegati solo in parte con la logica e con il pensiero lineare.
Tutti noi avremmo – dunque – una sorta di “Quoziente Emozionale”, che è l’elemento che è davvero in grado di rendere la nostra vita degna di essere vissuta. Quante persone conosciamo che hanno ottenuto risultati strabilianti a scuola e negli studi accademici, ma che poi vivono una vita che non li appaga realmente, piena di conflitti irrisolti nella sfera personale e privata – e dunque in quei campi che non sono direttamente connessi con il successo scolastico e/o professionale?
A differenza del Quoziente Intellettivo (Q.I.), il Quoziente Emozionale – fortunatamente − non è misurabile in maniera oggettiva e standardizzata (anche se alcuni ricercatori stanno sviluppando dei test per misurare anche questo! Con scarso successo, ovviamente). C’è tuttavia una buona notizia: le competenze relative alla gestione delle emozioni e alla sfera emotiva in genere possono essere apprese e potenziate nel corso della vita.
Ed è proprio con questa precisa finalità che è nato questo seminario: contribuire a quella che Goleman definisce “alfabetizzazione emotiva” e diffondere a quante più persone è possibile le competenze di base relative alla gestione della sfera emotiva.
Essere emozionalmente intelligenti significa anche farsi carico delle proprie responsabilità ed apportare le modifiche richieste dalla situazione in atto (azioni, decisioni, scelte di vita, ecc.). E se anche la realtà esterna non dovesse modificarsi, comunque potremo sempre modificare il modo in cui noi guardiamo alla realtà e la interpretiamo. Timothy Gallwey, nel suo Inner Game, precisa proprio questo: ciascun “gioco” va vinto prima all’interno, poi sarà la realtà esterna a modificarsi e ad adeguarsi di conseguenza, in relazione a ciò che saremo riusciti a trasformare dentro di noi.
Michael Gazzàniga, un neuroscienziato americano, nel suo recente L’Interprete. Come il cervello decodifica il mondo (2007) ha scoperto proprio questo: ciò che ci troviamo a vivere – anche dal punto di vista emotivo – non è dato da una realtà esterna immutabile, ma da come una nostra specifica area cerebrale (l’ “interprete”, appunto), i nostri filtri in ingresso e le nostre neuroassociazioni passate INTERPRETANO lo stimolo esterno. I nostri pensieri e le nostre emozioni pertanto non sarebbero altro che il risultato di una interpretazione della realtà esterna.
Nel corso del seminario rifletteremo insieme su questo e su molto altro ancora.
Conferenza di introduzione all’Intelligenza Emotiva:
Per proseguire la visione della conferenza andare al seguente link:
http://www.youtube.com/user/FazzinoDonatella#p/c/AEB24F84F3475ADC
Per un’ulteriore introduzione all’Intelligenza Emotiva è possibile visionare anche la seguente conferenza:
[Si consiglia la visione di tali conferenze introduttive prima della partecipazione al seminario].